Mio figlio ha la parotite? Ecco cosa è importante sapere

La parotite, o «orecchioni», è nota soprattutto per il gonfiore che provoca sotto le orecchie. Pur essendo una malattia pediatrica, oggi colpisce sempre più ragazzi e adulti. I bambini possono essere vaccinati già durante il primo anno di vita.

Parotite: quanto è diffusa tra i bambini?

La parotite, o «orecchioni», è nota soprattutto per il gonfiore che provoca sotto le orecchie.

Nota anche come parotitis epidemica, la parotite è una malattia pediatrica virale diffusa in tutto il mondo. Colpisce in prevalenza soggetti di età inferiore ai 15 anni, soprattutto di sesso maschile. Prima dell’avvento del vaccino, la maggioranza delle persone contraeva la parotite durante l’infanzia. Da allora il numero dei casi è drasticamente calato. Oggi in Svizzera tra adulti e bambini si ammalano meno di 1000 soggetti all’anno e in quasi la metà dei casi la malattia passa inosservata. Non di rado, tra l’altro, i sintomi della parotite vengono scambiati con quelli di un’influenza o di un normale raffreddamento.

Il contagio

Come la maggioranza delle malattie pediatriche, la parotite è assai contagiosa. Il virus si trasmette per via aerea tramite droplet: minuscole goccioline emesse starnutendo, parlando, tossendo o respirando. Il rischio di contagio è particolarmente elevato nelle aree densamente popolate e nelle strutture comunitarie. Non stupisce dunque che in inverno negli asili si registrino di frequente focolai epidemici di parotite.

Non di rado tra il momento del contagio e il manifestarsi della malattia trascorrono anche tre settimane. La parotite è però contagiosa già prima dell’insorgere dei primi sintomi – anche quando questi passano del tutto inosservati. Molti bambini finiscono quindi per essere vettori asintomatici. I soggetti guariti, in compenso, sono immunizzati a vita.

Sintomi della parotite nei bambini

La parotite, o «orecchioni», è nota soprattutto per il gonfiore che provoca sotto le orecchie.

In genere i sintomi della parotite cominciano a manifestarsi all’incirca 2-3 settimane dopo il contagio. Tra i primi campanelli d’allarme possono esservi malessere generico, mal di testa e febbricola. Trascorsi circa due giorni, alcuni pazienti accusano il caratteristico rigonfiamento delle ghiandole parotidi, che per molti bambini è fonte di dolore e difficoltà di deglutizione. In alcuni casi si riscontra anche un rigonfiamento di altre ghiandole del viso e della zona mandibolare.

Il gonfiore rientra generalmente dopo circa sette giorni. La guarigione completa può però richiedere anche due settimane. I soggetti affetti da parotite sono contagiosi già alcuni giorni prima del rigonfiamento delle ghiandole parotidi e, successivamente, per una settimana a partire dalla scomparsa del gonfiore.

Cura della parotite nei bambini

Nella maggioranza dei casi il sistema immunitario dei bambini è in grado di far fronte alla parotite autonomamente e senza l’ausilio di medicamenti. A patto che non insorga nessuna delle complicazioni descritte sopra, potete quindi curare vostro figlio a casa. Riposo, un’alimentazione ricca di vitamine e l’assunzione di abbondanti liquidi – preferibilmente tisane – aiuteranno l’organismo a combattere il virus. Gli alimenti molto acidi come gli agrumi e le spremute possono invece provocare un peggioramento dei sintomi. Se il bambino ha febbre e dolori, potete somministrargli rimedi antipiretici e antidolorifici leggeri. Qualora insorgano delle infiammazioni in altre parti del corpo, il pediatra gli prescriverà inoltre degli antinfiammatori.

Complicazioni della parotite

In rari casi la parotite può provocare una perdita dell’udito temporanea o duratura. Nei bambini, tuttavia, una delle complicazioni più frequenti è costituita dalla meningite. Se vostro figlio appare apatico o accusa nausea e rigidità nucale, consultate quindi il pediatra. Qualora sia poi interessato da violenti episodi di vomito e diarrea, occorrerà anche escludere che sia in corso una pancreatite.

Se curate tempestivamente, in genere queste complicazioni si risolvono del tutto. Qualora venga contratta durante la pubertà, a circa il 20% dei soggetti maschili la parotite provoca un’infiammazione dei testicoli, mentre per il 5% circa dei soggetti femminili è causa di un’infiammazione delle ovaie.

Vaccino contro la parotite

Consigliato a partire da un’età di 9-11 mesi, il vaccino contro la parotite è in realtà un preparato combinato contro parotite, morbillo e rosolia. Il vaccino attenuato viene somministrato due volte a distanza di circa quattro settimane e garantisce protezione per tutta la vita. Il vaccino MPR è particolarmente consigliato alle gestanti, poiché permette di prevenire complicazioni durante la gravidanza e problemi di sviluppo del feto.